Lost Boys

fan fiction con You e Gackt in stile "bad boys" XD

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  1. belial84
     
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    :hmm: grazie angel :gvbehh: !!!!
    mi fa piacere che piaccia anche a te... penso il nuovo cap. lo comincerò stasera ^^! mi sento ispirata dai vostri complimenti :YHMYTM:
     
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  2. Angel_Midnight
     
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    cool!! :rthjntrjn: dacci dentro!!!
     
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  3. bleberry
     
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    CITAZIONE
    mi sento ispirata dai vostri complimenti

    sorellona ne sono felicissima!!! :ergg:

    nel prossimo capitolo: TUTTI A MANGIARE RAMEN!!!!!

    :gvbehh: gogogogogogogogo sorellona gogogogogogogogo :gvbehh:
     
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  4. belial84
     
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    era quello che stavo pensando, ble XDDD
     
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  5. bleberry
     
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    Siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii :hmm:
    TUTTI A MANGIARE RAMEN!!!!! *ble pregutsa il pasto* :gvbehh:
     
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  6. Angel_Midnight
     
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    Ramen, sbaasaaaaaaaavvvvvvvvvvv!!!!...*visione sbavvosa *
     
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  7. belial84
     
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    CAPITOLO 3 - HEY BABY

    Hoshiko sorrideva, fissando la sua scodella di ramen bollente. "Sono così contenta che siamo uscite a cena, era tanto che non lo facevamo!!" disse la ragazza assaggiando il suo cibo.
    "Anch'io sono contenta, Hoshi-chan!" ribatté la sorella "Era una vita che non rimangiavo un ramen così buono! Mi sono stufata di quello confezionato..." e prese un pò di brodo.

    Era vero, era parecchio che non andavano al ristorante perché non avevano potuto permettersi di spendere troppi soldi, ma ora Natsuko aveva avuto un aumento, e forse ora sarebbe stato possibile uscire a cena più spesso.

    "Hoshi-chan, che dici se ci facciamop una passeggiata prima di tornare a casa?"
    "Sì, Natsu-chan!!!! Però... posso riprendere una porzione di ramen?"

    Uscirono dal ristorante.
    "Merda...!!!" esclamò Natsuko. Aveva cominciato a piovere. Hoshiko la guardò. "Non sei contenta che piova, onee-chan? Tu ami la pioggia!"
    Natsuko rise piano. La spontaneità e l'inguenuità della sorella, spesso la lasciavano senza parole. Come in questo caso...
    "Mi ricordo che quand'eravamo piccole, non facevi mai i terubozu (le bamboline scaccia-pioggia, N.D.A.) per far smettere di piovere...." disse Hoshiko.
    "Invece tu ne avevi sempre uno con te..." rispose la sorella. "E adesso? Casa è vicina, ma ci bagneremo come puclini..." sospirò.
    "Aspettiamo un pò, magari smette!" suggerì Hoshiko.

    Rimasero lì per circa mezz'ora, ma la pioggia non accennava a smettere.
    "Credo che dovremo bagnarci, Hoshi-chan..."
    "Le signorine hanno bisogno di un passaggio?" fece una voce calda ditro Nasuko.
    Si voltò. Si trovò di fronte a due ragazzi: uno molto alto, con lunghe treccine; l'altro un pò più basso, con i capelli corti di un castano chiaro. Portavano entrambi un giubbotto di pelle nera.
    Hoshiko sorrise. "In effetti noi...."
    "No, grazie. Possiamo andare a piedi." rispose Natsuko con voce dura.
    Il ragazzo più basso fece un mezzo sorriso. "Ma se è almeno mezz'ora che siete qua fuori... Vi abbiamo osservate da dentro il ristorante... Credo proprio che quel passaggio vi serva..."
    "Non sono affari tuoi.." Natsuko stava cominciando a perdere la pazienza. Prese Hoshiko per mano e fece per allontanarsi, ma il ragazzo la prese per un braccio.
    "Dai, non essere così fredda...." disse lui tirandola a sé.
    La ragazza lasciò la mano della sorella e gli dette uno schiaffo. "Non... toccarmi..." e tascinò via Hoshiko.
    Lui stava per andarle dieo, ma l'amico lo fermò.
    Per tutto il tragitto verso casa, le ragazze furono silenziose. Hoshiko avrebbe voluto dire qualcosa alla sorella, ma giudicando dal modo in cui quella le stringeva la mano, preferì rimanere zitta.

    Arrivarono al loro appartamento completamente bagante. Natsuko lasciò fianlmente la mano della sorella e si diresse in cucina.
    Hoshiko la seguì. "Onee-chan..."
    "Dimmi..." disse Natsuko bevendo un pò d'acqua.
    "Uhm... ma... perché non abbiamo accettato il passaggio? Non mi sembravano cattive persone..." disse Hoshiko con voce innocente.
    Natsuko la guardò con aria terribilmente seria. "Hoshi-chan, alle volte sei davvero ingenua... Non hai visto che aveveno una pistola...? Eppura erano anche in bella visa... Il fatto che il prorpietario del ristorante non abbia chiamato la polizia mi fa pensare.. Potrebbero anche essere due mafiosi... o magari dei teppisti che si afnno pagare per la protezione dal padrone del locale...."
    "La protezione?" chise Hoshiko che stava ascoltando la sorella con molto nteresse.
    "Sì, la protezione... Per farti un esempio userò i nostri due "amici". Loro vanno dal prorpietario del ristorante e gli chiedono di essere pagati per proteggerlo, altrimenti potrebbero capitare degli spiacevoli incidenti.. ovviamente causati dai due tipi o da qualcuno della loro banda." concluse Natsuko.
    "Ah, ora ho capito." disse Hoshiko pensosa.
    "Imouto-chan?" la chiamò Natsuko.
    La sorella le si avvicinò.
    "Cerca di essere più diffidente con le persone che non conosci... Non voglio che ti capiti ualcosa... sei la mia famiglia, la mia migliore amica, sei quello che ho di più caro e non voglio perderti..." e una lacima le scese lungo il viso.
    Hoshiko l'abbracciò. "Ci proverò, Natsu-chan... Anch'io ti voglio bene....!"
    Dopo un pò, Natsuko ruppe il silenzio. "Credo che sia meglio se ci asciughiamo... E poi di corsa a letto, che domattina hai la scuola!"
    Hoshiko scattò sull'attenti "Agli ordini!" e corse, ridendo, nella sua stanza.
     
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  8. bleberry
     
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    ble sta sbavando...

    sorellona sei fanbtastica!!!! :ergg: caratterizzi i personaggi in maniera divina, fosse per me non farei altro che leggere e leggere :turhrg:
     
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  9. shizune89
     
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    MOGLIA MA KE SCRITTRICE KE SEI???!?!?!?!?

    *me meravigliata*

    me nn vede lìora d leggere il seguitoooooo!!!!!

    complimentoni.....^^
    anke x lo skiaffotto ihihihihihiihihihihihihi!!!! :jhvgkj:
     
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  10. belial84
     
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    io il ramen non l'ho mai mangiato... però mi pare moooolto invitante :Q____

    ragazze, mi fate arrossire con tutti questi complimenti!!! mi fa piacere che vi piaccia il nio modo di scrivere ^^

    Edited by belial84 - 16/4/2006, 22:57
     
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  11. belial84
     
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    questo cap. non mi convince molto... ma spero che a voi piaccia almeno un pochino ^^
    x il titolo ho scelto una canzone dei Glay che significa "Il bisogno di vederti".

    CAPITOLO 4 - AITAI KIMOCHI

    Satoru si portò una mano sulla guancia colpita. Bruciava un pò, ma quello che gli faceva più male era il suo orgoglio: nessuna ragazza lo aveva mai trattato così o gli aveva mai detto di no.
    Fece per andarle dietro, ma You lo fermò "Lascia stare Satoru, gli altri ci stanno aspettando."
    Lanciò un'ultima occhiata alle due figure che si allontanavano sotto la pioggia. "Questa me la paghi..." disse Satoru sottovoce e s'incamminò verso l'auto, seguito da You.

    "Satoru-san, finalmente!" esclamarono i ragazzi della banda non appena Satoru e You misero piede nel capannone abbandonato.
    "Scusate il ritardo, abbiamo avuto un contrattempo." disse il capo accendendosi una sigaretta.
    "Allora capo, che facciamo stasera?" chiese uno dei ragazzi. Era Masa, un tipo non molto alto, con grandi occhi castani e capelli castano chiaro fino alle spalle.
    "Avevo intenzione di andare a far un pò di casino, niente di particolare per stasera... ma la pioggia ha rovinato tutto." gli rispose Satoru facendo un tiro.
    "Peccato... la mia piccola aveva bisogno di fare un pò di movimento..." sospirò Ren, che stava pulendo amorevolmente la sua pistola.
    "Ehi You! A cosa stai pensando?" chiese maliziosamente Chachamaru.
    You si svegliò dal suo sogno ad occhi aperti. "Eh? Non pensavo a niente..." rispose arrossendo lievemente.
    Chacha rise, raccogliendo i lunghi capelli in una coda.
    "Andiamo a casa mia." la voce di Satoru interruppe Chacha, che stava per dire qualcosa d'imbarazzante al povero You.

    "Wow, Satoru-san, è davvero un bell'appartamento!" esclamò Masa, guardandosi attorno e si sedette su una poltrona nera, nel soggiorno. Satoru si accomodò in quella di fronte, mentre Ren si sistemò sul divano tra le due poltrone, con Chacha, tirando fuori la sua pistola e mettendola sul piccolo tavolino di fronte a lui. Poi ricominciò a pulirla.
    You invece, rimase in piedi, e si avvicinò alla finestra. Ascoltava il rumore delle gocce di pioggia che picchiavano sul vetro e le osservava correre lungo la superficie trasparente. Si era isolato dai discorsi degli altri e pensava a quello che era successo prima, al ristorante...
    Appena entrate, le aveva notate subito: due ragazze, apparentemente sorelle, che ridevano e scherzavano fra loro. Una non molto alta, dai lunghi riccioli biondi, che portava un paio di occhiali ed era vestita di nero. L'altra, più alta, capelli viola fino alle spalle, indossava un paio di jeans scuri e una magliettina colorata.
    La sua attenzione fu catturata proprio da lei; ogni tanto la guardava durante la cena, e sorrideva tra sé.
    Quando poi si erano messi a parlare con loro, fuori dal locale, fu preso dal suo sorriso e dai suoi profondi ed espressivi occhi castani. Non la conosceva affatto, ma poteva dire con sicurezza che gli piaceva già molto.


    Era talmente assorto nei suoi pensieri, che non si accorse che Satoru gli era accanto.
    "Sei silenzioso, You. C'è qualcosa che non va?"
    You si voltò verso di lui. "Ecco... Satoru, ti ricordi di quelle due ragazze di stasera...?"
    L'amico fece un respiro pofondo. "Sì che mi ricordo... maledetta stronza..." la seconda parte la sussurrò.
    You avrebbe voluto dirgli che gli piaceva la ragazza dai capelli viola, ma non ci riuscì.
    Invece gli chiese "Hai pensato a come comportarti con quella che...." e indicò la guancia.
    Satoru sorrise. "Intanto so come procurarmi il suo indirizzo... a come vendicarmi, ci penserò dopo..."
    You ebbe paura. Conoscendo l'amico non ci sarebbe andato tanto leggero. Si ricordava di quelli che gli avevano fatto un torto: quasi tutti erano finiti all'ospedale....
    "Sato-kun, non le farai del male, vero?" chiese il ragazzo con preoccupazione.
    Satoru lo guardò. "Non mi piace mettere le mani addosso ad una donna e non credo che stavolta farò un'eccezione. Comunque, ci sono tanti modi per sistemare la faccenda... You, tu sei troppo tenero." rise. "E come mai ti preoccupi così per lei? Ti piace per caso?"
    You arrossì. "No, no!! Non vorrei che tu le facessi male, tutto qui. Mi dispiacerebbe... anche per la ragazza che era con lei, mi sembrano molto unite... forse sono sorelle..."
    Satoru gli mise un braccio intorno alle spalle. "Ah, ho capito... ti piace l'altra, vero...?" e gli sorrise maliziosamente.
    You abbassò la testa e prese una treccina fra le dita.
    "Ho indovinato! Ok, non ti preoccupare..." gli disse l'amico.
    Poi si voltò verso gli altri: Ren stava ancora pulendo quella dannata pistola.
    "Ren, vieni con me.... e piantala con quella pistola, mi hai rotto le palle... e non guardarmi così o te la faccio mangiare...!! E voi aspettate qui, non ci metteremo molto." E uscendo trascinandosi dietro Ren, fece l'occhiolino a You.

    Edited by belial84 - 18/4/2006, 16:51
     
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  12. Angel_Midnight
     
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    :aergWE: beeeeeeeeeeeeeeeeeeeelllooooooo!!!!...non so ma mi sembrano tanto i discorsi che sento fare ai miei amici in fatto didonne....."Ti piace l'altra...no quell'altra ancora!"....mavonn!!
    Comunque mi piace assaje!..seguito seguito Belial :aergWE:
     
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  13. belial84
     
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    XDD non sapevo cosa inventarmi XDDD
    mi piace aver fatto fare la parte del coglione a Ren... non so xché ma ce lo vedo bene XDD


    CAPITOLO 5 - ELECTRICAL STORM

    Uscita da scuola, Hoshiko fu investita da un'ondata d'aria calda. Era un pomeriggio piuttosto caldo per essere in aprile.
    "Lo sapevo..." borbottò tra sé "Avrei dovuto mettere la casacca estiva!!" e si tirò su le maniche.
    A Hoshiko piaceva molto la sua divisa: blu scura, con la gonna che le arrivava alle ginocchia, la casacca alla marinara con un fazzoletto rosso, e le calza bianche che le ricadevano sulle caviglie.
    Salutò i suoi compagni ed uscì dal cancello. Quello che vide non le piacque: appoggiato ad un albero c'era uno dei ragazzi della sera prima, e sembrava che stesse aspettando qualcuno.
    Hoshiko cercò di allontanarsi senza essere vista; non voleva farsi riconoscere dopo quello che le aveva detto sua sorella. Ma purtroppo, il suo piano di fuga non riuscì.
    "Ehi tu!" si sentì chiamare dal tipo.
    La ragazza non si fermò, anzi, accelerò il passo.
    "Aspetta!" la chiamo di nuovo, poi si mise a seguirla. Ben presto se lo ritrovò a camminare accanto.
    Più di una volta il ragazzo cercò d'iniziare una conversazione, ma Hoshiko si ostinava a non rispondere.
    Alla fine, lui si arrese e il viaggio continuò nel silenzio più totale. Ogni tanto, Hoshiko lo guardava di nascosto, sperando che lui non si accorgesse di niente. Non poté fare a meno di pensare che fosse proprio carino con quelle treccine e l'aria così dolce.
    *Hoshi-chan! Smettila di pensare certe cose!* disse una vocina nella sua testa. *Ricordati di quello che ti ha detto Natsuko!!*
    Non era facile dare ascolto a quella voce, non quando lui era così vicino che poteva sentirne il profumo. Ma pensando alla sorella, Hoshiko allontanò quei pensieri.
    "Hai intenzione di seguirmi ancora per molto?" chiese lei freddamente.
    "Finché non ti decidi a rispondermi." rispose lui.
    A quel punto, la ragazza lo guardò. "E se non volessi? Tu non puoi continuare a venirmi dietro!"
    Lui sorrise. "Io faccio quello che voglio..." e le sfiorò una guancia con la mano.
    Hoshiko si allontanò di qualche passo. E se avesse sbagliato a pensare cose carine d lui? Forse aveva ragione sua sorella a dirle di stare lontana da tipi così...
    Il ragazzo sospirò. "Scusa... non volevo spaventarti..."
    Lei lo guardò negli occhi. Sembrava sincero....
    "Uhm... Ok... ma non farlo più..." disse Hoshiko. "E piantala di seguirmi!!" e corse via.
    Lui rimase lì, a guardarla andarsene. Decise di non andarle dietro, non voleva spaventarla ancora di più..... Ma tanto, conosceva il suo indirizzo...

    Quella mattina, nell'appartamento delle due sorelle

    Hoshiko era da poco uscita per la scuola, e Natsuko si stava preparando per andare al lavoro.
    Qualcuno suonò alla porta e la ragazza andò ad aprire.
    "Buongiorno, cara..." era il tipo della sera prima.
    Natsuko cercò di chiudere la porta velocemente, ma lui mise il piede dentro, impedendole di farlo. Lei indietreggiò, spaventata.
    "Adesso non fai tanto la coraggiosa, eh?" e prendendola per le spalle, la sbatté contro il muro, talmente forte, che a Natsuko mancò l'aria per qualche secondo.
    Il ragazzo avvicinò la bocca all'orecchio di lei e le parlò sussurando. "Ieri sera non ci siamo presentati... Io sono Satoru... e tu devi essere Natsuko, vero!"
    Nastuko chiuse gli occhi e cercò di divincolarsi, ma Satoru le strinse le spalle ancora più forte.
    "Ti conviene stare ferma..." e le baciò il collo.
    In quei momenti, il ragazzo si sentiva onnipotente. L'aveva messa letteralmente con le spalle al muro ed avrebbe potuto fare tutto quello che avesse voluto. Ma qualcosa lo trattenne, e non era solo la promessa che aveva fatto a You... In fondo era intrigato da quella ragazza... Da una parte non sopportava che lei lo avesse trattato male, ma dall'altra gli piaceva che fosse riuscita a tenergli testa. E come gli piaceva vederla spaventata, e sentirla tremare tra le sue mani... Tutto questo, gli provocò una forte eccitazione, che Natsuko sentì chiaramente, visto che Satoru la teneva contro il muro con tutto il suo corpo.
    Natsuko cominciò a piangere, temendo che potesse farle qualcosa...
    A quel punto, il ragazzo allentò la presa e si scostò da lei. La guardò. Aveva sempre gli occhi chiusi ed una ciocca di capelli le era caduta sul viso. Con una mano, Satoru le levò gli occhiali, le mise i capelli dietro l'orecchio e le asciugò le lacrime con le dita.
    "Credo sia meglio che vada, adesso." disse restituendole gli occhiali. "Prima di andare, voglio dirti di non pensare neanche lontanamente a cambiare casa o posto di lavoro... ti troverei comunque..."
    Natsuko aprì finalmente gli occhi e lo guardò "Vuoi... vuoi dire che... tornerai?" chiese con voce tremente.
    Satoru sorrise. "Mia piccola Natsuko... Sì, credo che tornerò... In fondo mi piaci..." e ridendo, se ne andò.
    Natsuko cadde sulle ginocchia. E adesso? Se lui avesse voluto tornare, non avrebbe potuto impedirglielo. E se un giorno Satoru decidesse di farle del male? All'improvviso, il pensiero della sorella le attraversò la mente... E se invce decidesse di mettere le mani addosso a lei? Non gli avrebbe permesso di farle del male... Doveva reagire, per lei e per sua sorella....
     
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  14. bleberry
     
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    sorellona :rthjntrjn:

    sorellona sei fantastica :ergg:

    insomma è tanto bella che le parole non possono esprimere quello che provo, sei una artista, una magnifica artista :jjj:

    ti voglio bene sorellona
     
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  15. belial84
     
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    oddio, che ciccina che sei!!! *abbraccia forte forte*
    ti voglio bene anch'io, ble ^^!!! :turhrg:
     
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77 replies since 10/4/2006, 15:59   1229 views
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